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Impianto di Capelli: Vantaggi e Innovazioni degli Implanters

La Dr.ssa Chiara Insalaco ha recentemente rivelato le sue conoscenze e competenze in un colloquio su YouTube. Ha parlato dell’impiego degli implanters nel trapianto di capelli, mettendoli a confronto con la tecnica convenzionale delle forbici. Secondo la Dr.ssa Insalaco, l’impiego degli implanters comporta numerosi benefici, tra cui un inserimento più rapido e una manipolazione ridotta delle unità follicolari. Questa tecnica innovativa, a suo avviso, rappresenta un progresso e un’evoluzione rispetto al metodo convenzionale.

Il beneficio della rapidità

Uno dei principali benefici dell’uso degli implanters, secondo la Dr.ssa Insalaco, è la rapidità di inserimento. Questa tecnica abbrevia il tempo che le unità follicolari passano fuori dal corpo, riducendo così lo stress a cui sono sottoposte. Questo può portare a un beneficio in termini di tempi di ricrescita e di risultati. La Dr.ssa Insalaco ha notato che spesso vede ottimi risultati a partire da quattro mesi, un periodo di tempo molto breve. Tuttavia, ha sottolineato che è sempre necessario attendere 12 mesi per il risultato finale. Questo breve periodo di tempo fuori dal corpo può avere un impatto significativo sulla salute e la vitalità delle unità follicolari, migliorando così la qualità del trapianto di capelli.

Manipolazione ridotta delle unità follicolari

Un altro beneficio dell’uso degli implanters è che permette una manipolazione ridotta delle unità follicolari. A differenza del metodo delle forbici, che può comportare la manipolazione e lo stress del bulbo dell’unità follicolare, gli implanters permettono di operare solo sulla parte più apicale del bulbo. Questo riduce il rischio di danni e favorisce una migliore sopravvivenza delle unità follicolari. Questo approccio rispettoso dell’unità follicolare può contribuire a migliorare la qualità del trapianto di capelli, riducendo il rischio di danni alle unità follicolari e aumentando le probabilità di successo del trapianto.

La selezione degli strumenti

La Dr.ssa Insalaco ha sottolineato l’importanza della selezione degli strumenti di alta qualità nel trapianto di capelli. Ha espresso la sua preferenza per gli implanters di marca Lion, noti per la loro alta qualità. Sebbene questi strumenti possano essere più costosi, garantiscono una migliore tecnica e, di conseguenza, un risultato migliore. La scelta di strumenti di alta qualità può avere un impatto significativo sulla qualità del trapianto di capelli, migliorando sia l’efficacia del procedimento che la soddisfazione del paziente.

La formazione del personale infermieristico

L’uso degli implanters richiede una formazione specifica. La Dr.ssa Insalaco ha sottolineato l’importanza di avere un personale infermieristico specializzato in questo metodo. Il personale infermieristico giocaun ruolo fondamentale nel processo di trapianto di capelli, caricando gli implanters con le unità follicolari e assistendo la Dr.ssa Insalaco durante l’intervento. Disporre di un team ben preparato e competente può fare una grande differenza nella qualità del trapianto di capelli.

Considerazioni finali

In conclusione, la Dr.ssa Chiara Insalaco sostiene con forza l’uso degli implanters nel trapianto di capelli. Questa tecnica offre numerosi vantaggi rispetto al metodo tradizionale delle forbici, tra cui un inserimento più rapido, una manipolazione ridotta delle unità follicolari e una sopravvivenza maggiore delle unità follicolari. Inoltre, la scelta di strumenti di alta qualità e la formazione del personale infermieristico sono aspetti fondamentali per garantire il successo del trapianto di capelli. Mentre la tecnologia e le tecniche continuano a evolversi, è importante per i professionisti del trapianto di capelli rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e innovazioni per fornire ai pazienti i migliori risultati possibili.

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Trapianto Capillare: FUE vs FUT, come scegliere la tecnica giusta?

Nell’ambito dei trapianti capillari, le metodologie FUE (Estrazione di Unità Follicolari) e FUT (Trapianto di Unità Follicolari) sono tra le più dibattute. Recentemente, la Dr.ssa Chiara Insalaco, un’esperta riconosciuta in questo settore, ha fornito una panoramica approfondita di entrambe le procedure, evidenziando i loro vantaggi e le potenziali difficoltà.

Analisi Comparativa tra le Procedure FUE e FUT

La Dr.ssa Insalaco ha iniziato la conversazione sottolineando che sia la FUE che la FUT sono procedure altamente efficaci per il trapianto di capelli. La distinzione chiave tra le due risiede nel modo in cui i follicoli capillari vengono raccolti dal paziente. Nella FUE, i follicoli vengono estratti singolarmente, un processo che può essere più lungo e meticoloso. Al contrario, la FUT comporta l’asportazione di una striscia di pelle contenente numerosi follicoli, che vengono poi separati e preparati per il trapianto.
Nonostante le differenze procedurali, la Dr.ssa Insalaco ha evidenziato che entrambe le procedure possono produrre risultati di alta qualità se eseguite correttamente. Il segreto del successo, ha affermato, risiede nell’abilità del chirurgo di raccogliere l’unità follicolare nella sua totalità, preservando le guaine e il bulbo. Questo garantisce la sopravvivenza e la crescita del follicolo una volta trapiantato.

Il Ruolo Cruciale dell’Abilità del Chirurgo

La Dr.ssa Insalaco ha ribadito più volte l’importanza dell’abilità del chirurgo nel determinare l’efficacia di entrambe le procedure. Un chirurgo esperto e competente può eseguire sia la FUE che la FUT con grande precisione, assicurando che i follicoli vengano raccolti e trapiantati nel modo più efficace possibile.
Ha anche sottolineato che la formazione e l’esperienza del chirurgo sono fondamentali per minimizzare il rischio di danni ai follicoli durante la raccolta e il trapianto. Questo è particolarmente importante perché i follicoli danneggiati possono non sopravvivere al trapianto, riducendo l’efficacia del procedimento.

La Decisione tra FUE e FUT

La scelta tra la procedura FUE e FUT può dipendere da vari fattori, tra cui le preferenze personali del paziente, la quantità di capelli da trapiantare, e la condizione della zona donatrice. Un aspetto importante da considerare è l’impatto sulla zona donatrice.
La procedura FUT, infatti, lascia una cicatrice lineare nella zona da cui è stata asportata la striscia di pelle. Questa cicatrice può essere significativa e non tutti i pazienti desiderano avere un segno permanente sulla zona donatrice. D’altra parte, la FUE, sebbene più lunga e meticolosa, non lascia cicatrici lineari evidenti, rendendola una scelta preferibile per coloro che desiderano minimizzare le tracce visibili dell’intervento.

Conclusione: FUE e FUT sono Procedure Paragonabili

In conclusione, la Dr.ssa Insalaco sostiene che sia la FUE che la FUT sono procedure paragonabili per il trapianto di capelli, a condizione che siano eseguite correttamente da un chirurgo competente. La scelta tra le due procedure dovrebbe essere fatta in base alle esigenze e alle preferenze individuali del paziente, tenendo conto dell’esperienza e dell’abilità del chirurgo.

Considerazioni Finali

La Dr.ssa Insalaco ha concluso l’intervista sottolineando l’importanza della consulenza personalizzata per ogni paziente. Ogni individuo ha esigenze e aspettative uniche, e la scelta della tecnica di trapianto di capelli dovrebbe riflettere queste differenze. Un chirurgo esperto sarà in grado di guidare il paziente attraverso questo processo decisionale, assicurando che la scelta finale sia la migliore per le esigenze specifiche del paziente.
In definitiva, sia la FUE che la FUT possono offrire risultati eccellenti quando eseguite da un chirurgo esperto. La chiave del successo, come sottolineato dalla Dr.ssa Insalaco, è la competenza del chirurgo e la corretta esecuzione della tecnica scelta.

Informazioni Aggiuntive

Alcuni sostengono che la tecnica FUT possa essere superiore alla FUE in quanto produce unità follicolari che potrebbero sopravvivere più a lungo. Questa affermazione, tuttavia, come tutte le questioni relative ai trapianti di capelli, dovrebbe essere discussa con un professionista esperto per determinare la migliore strategia di trapianto per le esigenze specifiche di ogni individuo.
Per ulteriori informazioni o per una consulenza senza impegno, la Dr.ssa Insalaco e il suo staff sono disponibili attraverso il loro sito web.

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Anestesia, Coinvolgimento del Paziente e Cura Post-Operatoria

Durante la conversazione, la Dr.ssa Chiara Insalaco ha parlato dell’importanza di decidere tra anestesia locale e generale durante l’operazione. Secondo la Dr.ssa Insalaco, l’incoscienza durante un trapianto di capelli si verifica solo se il medico somministra certi medicinali al paziente. Tuttavia, lei preferisce che i suoi pazienti rimangano svegli durante tutte le fasi dell’operazione. Questo viene realizzato somministrando solo un’anestesia locale con l’intento di eliminare il dolore durante l’intervento chirurgico, ma mantenendo il paziente attivo e consapevole.
La Dr.ssa Insalaco crede che questa decisione sia cruciale per assicurare un’esperienza positiva per il paziente. L’anestesia generale può sembrare una scelta allettante per coloro che temono il dolore o l’ansia legata all’intervento chirurgico. Tuttavia, la Dr.ssa Insalaco sottolinea che l’anestesia locale è spesso la scelta migliore per il trapianto di capelli. Questo perché permette al paziente di rimanere sveglio e consapevole durante l’operazione, permettendo una comunicazione continua con il medico e il team medico.

Il Coinvolgimento del Paziente durante l’Operazione

La Dr.ssa Insalaco enfatizza l’importanza di avere un paziente partecipativo durante l’operazione. Il paziente ha l’opportunità di guardare film o serie TV per passare il tempo, ma è anche coinvolto nel processo, aiutando con la posizione del corpo e rispondendo alle piccole richieste del medico e del suo team. Questo approccio non solo rende l’esperienza meno spaventosa per il paziente, ma contribuisce anche a un periodo post-operatorio più leggero e meno pesante.
La partecipazione del paziente è fondamentale per il successo dell’operazione. Un paziente attivo e coinvolto può aiutare il medico a fare le scelte migliori durante l’operazione, migliorando così i risultati finali. Inoltre, un paziente che comprende il processo e sa cosa aspettarsi è più propenso a seguire le indicazioni post-operatorie, contribuendo a una guarigione più rapida e a risultati migliori.

Formazione di Croste e Sanguinamento Dopo l’Operazione

Un altro argomento trattato nella conversazione riguarda la presenza di croste e sanguinamento dopo l’operazione. Entrambi i fenomeni sono normali e fisiologici durante la chirurgia di trapianto di capelli. Il sanguinamento può variare da paziente a paziente, ma utilizzando un punch non troppo grande e non andando troppo in profondità, si può minimizzare questa fase e causare una minore produzione di croste.
La Dr.ssa Insalaco sottolinea che il sanguinamento e la formazione di croste sono aspetti normali del processo di guarigione dopo un trapianto di capelli. Tuttavia, la quantità di sanguinamento e la formazione di croste possono essere influenzate da vari fattori, tra cui la tecnica chirurgica utilizzata, la dimensione dell’area del trapianto e le caratteristiche individuali del paziente. Ad esempio, l’uso di un punch di dimensioni adeguate e l’evitare di andare troppo in profondità durante l’intervento possono aiutare a ridurre sia il sanguinamento che la formazione di croste.

Gestione delle Croste nel Periodo Post-Operatorio

Dopo l’operazione, per circa tredici giorni fino a un massimo di 15, queste croste saranno presenti. Non c’è nulla di assolutamente strano o scorretto in questo, come sottolinea la Dr.ssa Insalaco. È importante per i pazienti capire che questo è un aspetto normale e fisiologico del processo di guarigione dopo un trapianto di capelli.
La gestione delle croste nel periodo post-operatorio è un aspetto cruciale della cura del paziente dopo un trapianto di capelli. La Dr.ssa Insalaco consiglia ai suoi pazienti di seguire attentamente le istruzioni post-operatorie per la cura del cuoio capelluto, che includono la pulizia delicata dell’area del trapianto e l’uso di prodotti specifici per aiutare a idratare e lenire il cuoio capelluto. Seguendo queste indicazioni, i pazienti possono contribuire a ridurre il disagio e a promuovere una guarigione più rapida.

In conclusione, l’intervista con la Dr.ssa Chiara Insalaco offre preziose intuizioni sul processo di trapianto di capelli, sottolineando l’importanza della scelta dell’anestesia, del ruolo del paziente durante l’operazione e della gestione del periodo post-operatorio. Queste informazioni possono essere di grande aiuto per chiunque stia considerando un trapianto di capelli, fornendo una comprensione chiara e approfondita di cosa aspettarsi durante e dopo l’operazione.

Dalla descrizione del video su YouTube, si apprende che la perdita di conoscenza durante il trapianto di capelli e la formazione di crosticine dovute al sanguinamento possono essere problematiche fisiologiche o dipendere dalla bravura del chirurgo. Per ulteriori informazioni o per ricevere un consulto senza impegno da parte della Dr.ssa Insalaco e il suo staff, è possibile visitare il sito web della Insalaco Clinic.

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Trapianto di Capelli: Selezione del Paziente, Aspettative e Successo dell’Intervento

La procedura di trapianto di capelli, un’operazione chirurgica volta a migliorare l’aspetto estetico del paziente, è un processo che richiede una valutazione accurata e una selezione attenta del candidato. Come sottolineato dalla Dott.ssa Chiara Insalaco in una recente intervista, non tutti i pazienti sono adatti a questo tipo di intervento.

Scelta del Candidato

La Dott.ssa Insalaco ha enfatizzato l’importanza della scelta del candidato per il successo dell’operazione. Non è consigliabile operare su pazienti troppo giovani, poiché l’alopecia androgenetica potrebbe peggiorare rapidamente, esaurendo le unità follicolari disponibili per futuri trapianti. Di conseguenza, è preferibile operare su pazienti di età superiore ai 30 anni, quando l’alopecia androgenetica tende a stabilizzarsi.
Oltre all’età, è fondamentale considerare lo stadio dell’alopecia androgenetica del paziente. I pazienti con alopecia androgenetica in fase avanzata potrebbero non essere i candidati ideali per un trapianto di capelli, poiché la loro condizione potrebbe peggiorare rapidamente, rendendo l’intervento inefficace.

Area Donatrice e Area Ricevente

Un altro aspetto da considerare è la qualità dell’area donatrice del paziente. Non tutti i pazienti hanno aree donatrici adeguate. Inoltre, i pazienti con un’area ricevente molto avanzata in termini di alopecia (grado 6 o 7) e un’area donatrice molto povera non sono candidati ideali. In questi casi, l’intervento potrebbe non essere soddisfacente.
La Dott.ssa Insalaco ha sottolineato l’importanza di essere onesti con il paziente riguardo alla qualità dell’area donatrice e alle aspettative di successo dell’intervento. I pazienti devono essere informati sui pro e i contro dell’operazione, in modo da poter prendere una decisione informata.

Valutazione del Successo dell’Intervento

Se l’intervento è eseguito correttamente, è considerato un successo. Le unità follicolari trapiantate crescono bene e durano per un lungo periodo di tempo. Tuttavia, la Dott.ssa Insalaco ha sottolineato che è importante identificare in anticipo chi è un buon candidato e chi non lo è, per evitare di deludere le aspettative dei pazienti.
Il successo di un trapianto di capelli non si misura solo in termini di crescita dei capelli, ma anche in termini di soddisfazione del paziente. Un intervento può essere tecnicamente riuscito, ma se non soddisfa le aspettative del paziente, non può essere considerato un successo completo. Pertanto, è fondamentale che il chirurgo e il paziente abbiano una comunicazione aperta e onesta riguardo alle aspettative e ai possibili risultati dell’intervento.

Aspettative realistiche

Un chirurgo responsabile dovrebbe effettuare una selezione accurata e essere onesto con il paziente, illustrando i vantaggi e gli svantaggi dell’operazione. Questo aiuta a gestire le aspettative del paziente e a garantire che le sue richieste siano realistiche. In definitiva, la soddisfazione del paziente è la cosa più importante.
La Dott.ssa Insalaco sottolinea l’importanza di una comunicazione onesta tra il chirurgo e il paziente. Il chirurgo deve essere trasparente riguardo ai possibili risultati dell’intervento e alle limitazioni che potrebbero sorgere a causa delle condizioni specifiche del paziente. Allo stesso tempo, il paziente deve essere aperto riguardo alle sue aspettative e ai suoi desideri, in modo che il chirurgo possa fare del suo meglio per soddisfarli.

Conclusione

In conclusione, la Dott.ssa Insalaco sottolinea l’importanza di una selezione accurata del paziente e di una gestione onesta delle aspettative per garantire il successo del trapianto di capelli. Il trapianto di capelli può essere un intervento di successo che può migliorare significativamente la qualità della vita del paziente. Tuttavia, è fondamentale che sia il chirurgo che il paziente abbiano una comprensione chiara e realistica delle aspettative e dei possibili risultati. Solo attraverso una comunicazione aperta e onesta, e una selezione accurata del paziente, si può garantire la massima soddisfazione del paziente.

Informazioni Aggiuntive

Nel video “Percentuale di soddisfazione dei pazienti nel trapianto di capelli” su YouTube, viene posta una domanda riguardante la percentuale di interventi riusciti e non riusciti (capelli non attecchiti, rigetto e complicazioni varie). Questo sottolinea ulteriormente l’importanza di una valutazione accurata del paziente e di una comunicazione onesta tra il chirurgo e il paziente. Per ulteriori informazioni o per una consulenza senza impegno, è possibile visitare il sito web della Dott.ssa Insalaco.

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Trapianto di capelli, la soluzione chirurgica immediata

Il trapianto di capelli è un tipo di intervento chirurgico finalizzato al rinfoltimento di zone diradate dello scalpo. Anche noto come “auto-trapianto”, prevede l’estrazione di unità follicolari dalla zona della testa chiamata “zona donatrice”, vale a dire l’area posteriore della testa, e il loro innesto nelle zone da coprire, cioè “la zona ricevente”.

 

Le fasi del trapianto di capelli

Il trapianto di capelli prevede quindi il susseguirsi di una serie di fasi volte al prelievo di follicoli resistenti al DHT dalla zona donatrice e al loro innesto nelle zone diradate. Una volta spostati infatti, i follicoli mantengono la loro caratteristica di resistenza e perciò non si assisterà a una nuova miniaturizzazione, ma piuttosto alla ricrescita dei capelli.

La prima fase del trapianto prevede la selezione e l’estrazione dei follicoli dalla zona donatrice. Questa azione può essere eseguita con due metodi diversi. Inizialmente si ottenevano i follicoli mediante la rimozione di una losanga di pelle dalla zona della nuca e l’estrazione delle unità follicolari presenti su tale porzione di pelle. A questo punto bisognava procedere alla chiusura mediante sutura dei due lembi di pelle. Tale tecnica è nota come STRIP o FUT e tende a lasciare una cicatrice visibile nel sito di estrazione. Più recentemente è invece stata sviluppata un’altra tecnica di estrazione, la FUE. Questa prevede l’estrazione di singole unità follicolari una per una mediante l’utilizzo di appositi punch. In questo caso le cicatrici saranno piccole e tondeggianti. Una volta estratte le unità follicolari si deve procedere al loro innesto in area ricevente. Per questo vengono realizzate delle incisioni in corrispondenza dei punti nei quali si vogliono andare a innestare i nuovi capelli. Create le incisioni, si procede all’inserimento dei follicoli.

Per maggiori informazioni tecniche sul trapianto di capelli leggete qui.

 

L’importanza di scegliere un chirurgo competente

Tanto la fase di estrazione quanto quella di innesto devono essere svolte da un chirurgo professionista specializzato nel settore. In corrispondenza delle unità follicolari che sono state estratte in zona donatrice infatti non cresceranno nuovi capelli, proprio perché manca l’unità follicolare. Questo significa che l’autotrapianto comporta un certo svuotamento della zona donatrice che solo un medico specializzato è in grado di gestire e controllare per far si che risulti infine poco percettibile. Si deve scegliere con cura quali follicoli estrarre e quali lasciare perché la zona resti sufficientemente integra e abbia un aspetto naturale. Fondamentale per la naturalità del risultato è anche, chiaramente, la fase di innesto. Le unità follicolari devono essere disposte sulla linea frontale e sulla parte superiore dello scalpo in modo che la loro ricrescita vada a simulare correttamente la presenza dei capelli come prima che venissero persi.

 

L’alopecia androgenetica

La principale causa di calvizie negli uomini è l’alopecia androgenetica. Si tratta di un tipo di perdita di capelli dovuta alla sensibilità dei follicoli all’ormone DHT, un derivato del testosterone. Tale sensibilità comporta una crescente miniaturizzazione dei follicoli piliferi e infine la loro totale atrofizzazione. La perdita di capelli dovuta a questa causa è legata a questioni genetiche che comportano che l’individuo sia più o meno predisposto a sviluppare la sensibilità al DHT.

Tuttavia, l’alopecia androgenetica non colpisce tutti i follicoli dallo scalpo, ma solo quelli di alcune zone. Le zone dei parietali e del retro della testa infatti non vengono intaccate dalla calvizie, dato che i follicoli di queste aree sono resistenti al DHT. In poche parole, nel caso di alopecia androgenetica, i follicoli delle aree superiori dello scalpo sono sensibili al DHT e quindi vedranno una perdita di capelli, mentre nelle zone posteriore e laterale i capelli si preservano. A partire dalla consapevolezza che la calvizie comune ha questo sviluppo e queste caratteristiche è stato possibile pensare a un tipo di intervento chirurgico che potesse migliorare la situazione, l’autotrapianto di capelli per l’appunto.

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Trapianto di capelli FUE, estrazione della singola unità follicolare

Con la sigla FUE (Follicular Unit Extraction) si indica una delle possibili tecniche di trapianto di capelli. In particolare, la tecnica FUE è la più innovativa al momento disponibile e sta andando poco a poco a sostituire la vecchia tecnica, nota invece come FUT (Follicular Unit Transplantation).

 

Caratteristiche del trapianto di capelli FUE

In generale, tutti i tipi di trapianto prevedono lo svolgimento di alcune fasi standard. Inizialmente si selezionano i follicoli da estrarre dalla zona donatrice, poi si procede all’estrazione vera e propria. Successivamente si prepara il sito ricevente mediante la realizzazione delle incisioni nelle quali si va infine a inserire le unità follicolari estratte. Le tecniche FUE e FUT si differenziano nella fase dell’estrazione, mentre vanno in parallelo per quanto riguarda le altre fasi.

La tecnica FUE prevede che le unità follicolari vengano estratte una ad una dalla zona donatrice, vale a dire l’area posteriore dello scalpo. Tale estrazione avviene mediante uno specifico strumento chiamato “punch”. Si tratta di un dispositivo dalla forma allungata caratterizzato da un’estremità appuntita che può essere di varie dimensioni, a seconda delle necessità. Questo strumento permette di creare dei tagli circolari intorno alle unità follicolari, consentendo al chirurgo di andare qualche millimetro in profondità sotto la pelle ed estrarle. Le sempre nuove tecnologie stanno permettendo la produzione di punch sempre più innovativi grazie ai quali si riduce notevolmente il tasso di transection, cioè di danneggiamento dei follicoli, e le unità riescono a essere estratte totalmente intatte in tutte le sue parti. Inoltre, tanto più il punch è piccolo, tanto più piccola sarà la cicatrice derivante dall’estrazione del follicolo.

 

Differenti esiti cicatriziali tra FUE e FUT

La differente tecnica di estrazione tra FUE e FUT comporta una sostanziale differenza degli esiti cicatriziali. A seguito di una FUE si presenteranno numerosissime cicatrici, pari al numero di unità follicolari estratte, ma molto piccole e circolari. Ovviamente, con un trapianto FUE non si vanno a estrarre tutte le unità follicolari disponibili, ma solamente alcune, valutando attentamente quali togliere e quali no allo scopo di non diradare eccessivamente l’area. Questo significa che, se il lavoro viene ben eseguito, le piccole cicatrici FUE possono tranquillamente rimanere nascoste tra i capelli ancora presenza nella zona, anche se tagliati corti.

Con la FUT, al contrario, la cicatrice che si crea è tendenzialmente più vistosa e meno facile da nascondere. Si tratta sì di una sola cicatrice, ma abbastanza lunga e di forma lineare posizionata sul retro della nuca. Se si vogliono tenere i capelli corti è molto difficile coprirla perché non può minimamente mimetizzarsi con il resto dei capelli, data la sua forma così poco naturale. Al contrario, può suggerire chiaramente l’idea che ci si è sottoposti a un intervento chirurgico. Forse non tutti penseranno immediatamente a un trapianto di capelli, è vero, ma sicuramente una cicatrice del genere fa comunque pensare a qualche tipo di intervento alla testa.

 

Una rapida convalescenza grazie all’estrazione FUE

La tecnica di trapianto FUE presenta quindi un notevole potenziale per andare a risolvere una volta per tutte il problema della calvizie con un risultato naturale. La FUE inoltre è un intervento non particolarmente invasivo e non richiede la pratica di suture. Questo riduce notevolmente il carico di dolore e infiammazione. Anche per questa ragione il periodo di convalescenza post trapianto FUE è particolarmente rapido. I capelli trapiantati cominceranno poi a vedersi 3-4 mesi dopo il trapianto, mentre il risultato finale sarà totalmente visibile a distanza di 9-10 mesi.